Non vedrà più la Madonnina ed il Duomo, ma la Lanterna ed il mare. E chissà che questa fresca ventata di novità non gli faccia bene. Matteo Morellini dopo 4 anni nelle giovanili del Milan ha cambiato maglia: il nuovo presente per lui si chiama Genoa. Il tempo passa veloce, anche quando sei giovane e pieno di speranze ed ambizioni. Nelle scorse settimane pima presa di contatto con il nuovo ambiente e via del campionato under 17 ” Le prime sensazioni avute- le sue parole- sono splendide: mi sono subito trovato a mio agio con compagni, staff e società. Vivo in convitto, in una struttura recuperata vicino all’aeroporto con altri quaranta ragazzi. Ho firmato per un anno, perchè voglio ritrovare me stesso e dimostrare quello che valgo. Con il Milan ormai non aveva più senso proseguire, cercavo nuovi stimoli e quando si è palesata la possibilità di venire al Genoa non ho dubitato un secondo. Anche perchè qui ho ritrovato Roberto Trapani, responsabile del giovanile: con lui ho un feeling particolare che dura da anni, perchè era stato lui a portarmi al Milan. Faccio parte di un gruppo ambizioso, che due anni fa ha sfiorato lo scudetto nell’under 15: ci allena un’icona del Genoa come Mimmo Criscito e l’obiettivo è quello di qualificarsi alla fase successiva terminando il girone nelle prime due posizioni. Ci sono avversarie forti come Juve, Parma, Bologna e Sassuolo, ma noi siamo il Genoa e non dobbiamo temere nessuno”. Morellini ha già vissuto l’atmosfera di Marassi: è stato a bordo campo nel match tra il Grifone e la Juve di Tudor. ” Clima fantastico, da pelle d’oca: qui si respira l’attaccamento alla squadra in maniera viscerale- le sue parole. Ma che cosa si aspetta il giovane ossolano da questa stagione sul piano personale? ” Di riprendermi quello che mi è stato tolto: voglio divertirmi e dare il massimo- la sua conclusione