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Val Brevettola Skyrace, in 200 al massimo al via

Saranno al massimo 200 gli atleti che si troveranno a gareggiare quest’anno alla Val Brevettola Skyrace. Gli organizzatori della gara di skyrunning, che si svolgerà a Montescheno (VB) il 23 Luglio prossimo, hanno infatti deciso di porre un limite alle iscrizioni, che apriranno ufficialmente il 1° Giugno. “Una scelta che mira a garantire agli atleti un evento di altissima qualità, con la massima cura per ogni dettaglio che riguarderà ciascun corridore” spiegano gli organizzatori dell’ASD Val Brevettola.

 

EVENTO PROFONDAMENTE SENTITO

In effetti, l’attenzione verso il singolo atleta è sempre stato un tratto caratteristico della VBS. “Lo scorso anno, per la quinta edizione dell’iniziativa, sono stati coinvolti circa 250 volontari, dei quali un centinaio erano impegnati nell’assistenza sul percorso”. Tenendo conto che il circuito, con partenza e arrivo nella piazza di Montescheno, misura 21km totali, si fa presto a capire che qui il concetto di “controllo a vista” è tutto fuorché una frase fatta. Val Brevettola Skyrace, del resto, nasce nel 2016 come evento in ricordo di Davide Battro e Manuel Tarovo, due giovani monteschenesi morti in montagna. L’iniziativa ha da subito raccolto una forte esigenza di memoria e di partecipazione da parte di tutta la comunità della valle Antrona, nel Verbano Cusio Ossola, mantenendo nel corso degli anni un coinvolgimento altissimo e un entusiasmo unico.

 

GARA DI ALTISSIMO LIVELLO

L’edizione 2023 della VBS sarà campionato nazionale di skytrail CSEN per la quarta volta, riportando i riflettori sul paesino di Montescheno, dove si eleggeranno i successori dei campioni 2022, Sergio Bonaldi e Giulia Ronchi. Una sfida che si preannuncia di altissimo livello, visto anche l’importante montepremi: un premio del valore di 700 euro per i vincitori della categoria maschile e femminile e, a scendere, premi fino ai settimi classificati. Quindi, un premio del valore di 200 euro per i vincitori maschile e femminile del GPM e uno della stessa cifra per chi sarà in grado di strappare a Jean Baptiste Simukeka e a Denisa Dragomir i record del tracciato. Un’impresa non facile, certo, visti i grandi campioni che, nel corso degli anni, hanno registrato un tempo personale superiore a quello dei due fuoriclasse: da Cristian Minoggio a Daniel Antonioli, da Emanuela Brizio a Daniela Rota, senza scordare Paolo Bert, Roberto Delorenzi, Dennis Bosire, Cecilia Pedroni e Rolando Piana.

 

PERCORSO INVARIATO

Non cambierà il percorso, che si manterrà di 21km per 1860 metri di dislivello. “Inseriremo però due cancelli orari per ragioni di sicurezza: uno al termine del GPM, all’alpe Ogaggia, e uno al colle del Pianino” spiegano gli organizzatori. Una scelta dettata dalla particolare conformazione del territorio che, immerso in un ambiente selvaggio e poco conosciuto, impone grandi distanze da strade e via di fuga. “Una gara che si corre sulla vera montagna ossolana, un luogo incredibile” l’aveva definita Paolo Bert, atleta pinerolese che aveva segnato il record del percorso abbassato soltanto nel 2022 da Simukeka. Un viaggio sotto lo sguardo severo dei quattromila vallesani e del Monte Rosa, verso un arrivo da brividi sulle braccia che rappresenta un unicum nel territorio ossolano, e non soltanto.

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